I calendari Maya
I Maya usavano tre calendari, il primo (haab) era costituito da 18 mesi di 20 giorni più un periodo (uayeh) di 5 giorni.
Era il calendario civile, ed era formato da 18 mesi di 20 giorni ciascuno, più 5 giorni detti Uayeb, per un totale di 365 giorni.
I giorni di ogni mese erano numerati da 0 a 19; i cinque giorni Uayeb erano considerati particolarmente sfortunati.
I nomi dei 18 mesi erano:
1 Pop | 2 Uo | 3 Zip | 4 Zotz | 5 Tzec | 6 Xul | 7 Yaxkin | 8 Mol | 9 Chen |
10 Yax | 11 Zac | 12 Ceh | 13 Mac | 14 Kankin | 15 Muan | 16 Pax | 17 Kayab | 18 Cumku |
Questo calendario si limitava a dare un nome a ogni giorno, creandolo dalla combinazione di un numero (da 1 a 13) con un nome (da un elenco di 20), a sua volta abbinato al numero del giorno (kin ) del calendario per il computo degli anni.
I 20 nomi erano:
0 Ahau | 4 Kan | 8 Lamat | 12 Eb | 16 Cib |
1 Imix | 5 Chiccan | 9 Muluc | 13 Ben | 17 Caban |
2 Ik | 6 Cimi | 10 Oc | 14 Ix | 18 Etznab |
3 Akbal | 7 Manik | 11 Chuen | 15 Men | 19 Caunac |
I numeri posti prima del nome corrispondono ai giorni (kin) del calendario di lungo periodo.
Combinando i numeri da 1 a 13 con i 20 nomi si otteneva un ciclo di 260 giorni con nomi diversi (13 x 20 =260), come, ad esempio, 1 Etznab, 4 Oc, 10 Akbal. L’associazione tra il numero e il nome rendeva i giorni più o meno “fortunati”, il terzo, detto ”conto lungo”, calcolava i giorni a partire dal 3113 a.C.; la datazione veniva stabilita in base al conto lungo e all’integrazione fra haab e tzolkin, che veniva effettuata con un originale sistema a due ruote dentate, comprensibile anche ai semplici contadini, sulle quali erano riprodotti in una i glifi dei giorni (kin) dell’anno sacro e sull’altra i glifi dei giorni e dei mesi (uinal) dell’anno civile. Il periodo di 18 mesi di venti giorni era detto tun; venivano anche considerati per i computi cronologici il periodo di 7.200 giorni, detto katun, e il periodo di 52 anni, detto ”giro del calendario”.
La durata dell’anno, secondo il calendario civile (giorni 365,2420), si avvicinava alla durata assoluta dell’anno astronomico (giorni 365,2422), più di quanto è stato fatto dal calendario gregoriano (giorni 365,2425). Il minimo comune multiplo fra 260 (durata in giorni del calendario sacro) e 365 (durata in giorni del calendario civile) è 18980: ecco perchè un periodo di 18980 giorni (circa 52 anni) costituiva per i Maya un ciclo importante, al termine del quale si temeva sempre il rischio di una fine del mondo.
Ma per misurare il tempo lungo i secoli occorreva un terzo sistema di datazione, costituito dai seguenti elementi:
kin (giorno),
uinal: 1 uinal = 20 kin = 20 giorni,
tun: 1 tun = 18 uinal = 360 giorni,
katun: 1 katun = 20 tun = 7200 giorni,
baktun: 1 baktun = 20 katun = 144000 giorni.
La data era formata da cinque gruppi di cifre, che rappresentavano i cinque elementi come in questo esempio: 7.9.14.12.18.
Questa data sta appunto a significare: 7 baktun, 9 katun, 14 tun, 12 uinal e 18 kin.I kin, i tun e i katun erano numerati da 0 a 19, mentre gli uinal andavano da 0 a 17 e i baktun da 1 a 13.
Ciò significa che la data presa come esempio corrisponde al giorno n. 1078098 dall’inizio del conteggio: infatti18 + 12 x 20 + 14 x 18 x 20 + 9 x 20 x 18 x 20 + 7 x 20 x 20 x 18 x 20 = 1078098.
Data di partenza è considerata il 13.0.0.0.0 (che equivarrebbe allo 0.0.0.0.0, se il baktun cominciasse da 0 anzichè da 1), coincidente con quella conclusiva, oltre la quale il ciclo ricomincia.
Un ciclo siffatto ha una durata di 1872000 giorni, cioè circa 5125 anni (1872000 = 13 x 144000).
Anche se non vi è certezza assoluta a riguardo, le date più accreditate a corrispondere a quella di partenza sono l’11 o il 13 agosto 3114 a.C. del calendario gregoriano (attenzione : ciò significa il 6 o l’8 settembre 3114 a.C. del calendario giuliano), e quindi quella conclusiva del ciclo (corrispondente al 13.0.0.0.0) dovrebbe cadere il 21 o il 23 dicembre 2012.
Dunque la data finale coincide, probabilmente in modo non casuale, con un solstizio d’inverno, che i Maya riuscivano a prevedere poichè probabilmente conoscevano il fenomeno della precessione degli equinozi .