I Maya

La stele di PakalLe tradizioni MayaLa scrittura MayaI calendari MayaI numeri MayaLe divinità Maya


I primi insediamenti Maya si hanno intorno al 300 a.C., negli attuali territori dello Yucatàn, Campeche, Veracruz, Tabasco e Chiapas , nelle fitte pianure tra il Messico e il Guatemala e in alcune aree dell’Honduras e del Belize.  

L’apice della civiltà  Maya si ha tra il 300 e il 900 d.C. ( il cosiddetto ”periodo classico”) in cui costruirono moltissime città  con dei magnifici templi circondati da zone residenziali e  campi per la coltivazione.

L’agricoltura era alla base dell’economia Maya, i prodotti principali erano il mais, cotone, fagioli, cacao, zucche, e manioca.

Le maggiori città  Maya furono Palenque (Nel 1948, l’archeologo messicano Alberto Ruz Lhuillier, scoprì, immersa nella foresta e coperta dalla ricca vegetazione, lo stupendo sito Maya di Palenque, tra le varie meraviglie, una gigantesca lastra tombale di quasi 4 metri per 2, pesante 5 tonnellate, con un bassorilievo dal significato ”misterioso”, è la rappresentazione di un uomo con un copricapo simile a un casco, dei ”tubicini” tipo respiratore nel naso, in posizione seduta, mentre guarda attraverso una specie di cannocchiale all’interno di ”un mezzo” che emette delle ”fiammate” nella parte posteriore.

Lo studioso, scoprì che il monolite era rimovibile, una volta rimosso, ci fu il ritrovamento di un sacello datato 692 d.C., i resti del corpo trovato nella tomba si attribuiscono all’allora sovrano Pakal (o Pacal), Bonampak, Tikal, Copan, Piedras e Negras.  

 I Maya hanno avuto un’intensa vita religiosa, avevano un’incredibile conoscenza della matematica e dell’astronomia. 

Tra tutte le civiltà mesoamericane, le opere più belle e durature le abbiamo avute dai Maya, con le decorazioni delle abitazioni, la creazione di oggetti sacri e funzionali. I Maya usavano la pietra, la ceramica, il legno, stucco, giada, osso e conchiglie. 

A Palenque si possono ammirare i bassorilievi dove vengono rappresentati i loro costumi, usanze, la religione, il loro modo di vivere e le tattiche di guerra, mentre a Bonampak le troviamo nei murali. 

Durante questo periodo, i Maya ebbero il più massiccio sviluppo organizzativo, culturale, politico e tecnologico, ogni città  era un piccolo stato a se e avevano contatti tra loro quasi esclusivamente per gli scambi commerciali.

Intorno al 900 questi centri furono misteriosamente abbandonati (non si sa per quale motivo, le ipotesi spaziano da carestie ad eventi naturali). Parte della popolazione Maya si spostò nello Yucatàn , che divenne il centro della civiltà  Maya del periodo ”post classico”.

Le maggiori città  del Nuovo Impero furono Chichèn Itzà Uxmal, Labnà  e Mayapan

 L’apice della civiltà  Maya fu intorno al 1000 d.C. Una caratteristica di questo popolo è rappresentato dalla vasta rete idrica, costituita da piccoli canali che convogliavano in grandi cisterne adibite alla raccolta dell’acqua che veniva poi utilizzata sia per l’uso quotidiano che per l’irrigazione dei campi (e dallo sfruttamento dei .

 Il potere politico era tenuto dai capi, che ereditavano il titolo per discendenza maschile, a loro volta erano assistiti da capi locali a cui venivano affidati dei compiti come quello della distribuzione della terra alle famiglie dei loro villaggi.  

L’improvviso crollo della civiltà  Maya è una dei più grandi misteri archeologici dei nostri tempi. Sembra che vari problemi interni, guerre tra le varie città  e popoli confinanti, provocarono la decadenza e il declino dei Maya.

Intorno al 1550 d.C. Il re, l’unico in grado di mantenere unita tutta la popolazione, aveva perso la sua credibilità , le attività  commerciali persero la loro importanza quindi, probabilmente, la popolazione abbandonò le città. 

La maggior parte dei discendenti Maya, oggi vivono in  un territorio situato al confine fra il Messico e il Guatemala, ancora oggi lottano per il diritto alla terra e in modo semplice, secondo la cultura dei loro antenati, che hanno conservato anche dopo le varie colonizzazioni.

 Nella selva di La Candona, vive tuttora una popolazione Maya che ha pochissimi contatti con la civiltà , è organizzata in tribù, la famiglia è di tipo patriarcale. Adorano le loro divinità , alle quali fanno delle offerte, ma non praticano più sacrifici umani come i loro antenati.


La stele di PakalLe tradizioni MayaLa scrittura MayaI calendari MayaI numeri MayaLe divinità Maya