San Giovanni evangelista
L’ apostolo Giovanni (evangelista) dimorò e morì ad Efeso ove è a lui dedicata una grande Basilica di datazione romana, nella antistante isola di Patmos, visibile proprio dal monte Solmisso, fu anche imprigionato durante le persecuzioni di Domiziano.
L’archeologia ha confermato che la camera sepolcrale sotterranea risale almeno a questo periodo. Si trova in una necropoli romana che era ancora in uso nel III e IV secolo, a giudicare dall’epigrafia funeraria ritrovata.
La tomba era venerata anche prima della pace della Chiesa. Quando il cristianesimo divenne una religione legale con l’avvento di Costantino, sulla tomba fu costruito un quadrato di dimensioni abbastanza grandi (circa 19,5 m per 18,5 m), attorno al quale fu eretta una chiesa teodosiana cruciforme.
Divenuta presto insufficiente per le esigenze del culto apostolico, l’imperatore Giustiniano fece demolire la chiesa per sostituirla con una basilica a tre navate di notevoli dimensioni. In seguito alla conquista araba del VII secolo, la collina fu circondata da un muro destinato a proteggere il santuario e le sue pertinenze.